Riutilizzo creativo
Design su misura
Riutilizzo creativo
Originalità
Materiali naturali o con una storia
Il riutilizzo si fa arte
La ricostruzione che sanifica
RIUTILIZZO CON STILE
Benvenuti, su questo sito potrete vedere i nostri lavori fatti su misura, attraverso un riutilizzo creativo di materiali dismessi e bioedilizia.
Siamo creativi
Come posso descrivere quello che si ha nella mente? È un rebus senza fine dove visioni, idee, passioni e percezioni si mescolano caoticamente lasciandoci spesso senza parole. Ancor di più quando, in mezzo a quel groviglio, si riesce a coglierne un senso logico.
Per spiegarmi dovrei parlarvi dei sogni, di quella produzione psichica che ha luogo durante il sonno. Caratterizzati da immagini ed emozioni che si sviluppano in maniera illogica, mostrano situazioni che, in genere, nella realtà sono impossibili. Nel sogno viene meno il controllo della coscienza sui pensieri dell’uomo, può quindi liberamente emergere il suo inconscio, travestendosi in immagini di tipo simbolico.
Il sogno, quindi, proponendo soprattutto immagini, si svolge con un linguaggio analogico, da qui la difficoltà di essere tradotto con parole, ossia in un linguaggio logico. Vista tale difficoltà, per descrivere quello che si vede, risulta più semplice mostrarlo piuttosto che spiegarlo.
E se vi dicessi che tutto questo non avviene solo nei sogni notturni?
Ci sono persone capaci di mantenere il contatto con tali creazioni visive anche ad occhi aperti, avendo per la testa mille idee contemporaneamente che se non espresse, portano alla follia.
A pensarla così, oltre a me, un altro bizzarro ed eccentrico personaggio, Salvador Dalì, un artista del Surrealismo. Tale movimento artistico era dettato dal pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione ‘‘hakuma matata’’, libero di vagare secondo svincolate associazioni di idee.
Dalì, dipingeva con un metodo spontaneo, la forza visionaria delle sue immagini però si contrapponeva alla perfezione fotografica della sua tecnica, come si può riscontrare nell’opera ‘’Sogno provocato dal volo di un’ape intorno a una melagrana in attimo prima del risveglio’’.
Utilizzo materiali al 100% naturali a km zero. La scelta ecologica è importante per il mio lavoro, non solo per un’attenzione personale, ma anche per la salute di chi vi abiterà.
Parto dalla storia di un luogo o dalla storia di chi vi abita. Tengo conto dei vostri desideri e della vostra immaginazione. Realizzo riciclando materiali, ricostruisco e abbellisco.
Reinventare oggetti partendo da materiali di scarto è sempre stata la mia passione. Nel corso degli anni ho creato numerosi oggetti di utilizzo comune come divani, lampade, soprammobili. Le mie creature non sono fatte per rimanere in teche polverose, ma per essere vissute.
Linea di Design
Dopo aver disegnato con la mente il risultato già finito, vengon assemblate componenti reali che di fatto non verrebbero mai associate. Un po’ come facevano i dadaisti con i ready-made, ovvero detto fatto: oggetti di uso comune decontestualizzati e proposti provocatoriamente come opere d’arte. Di fronte a quest’operazione lo spettatore restava disorientato, costretto a dover guardare con occhio nuovo, secondo criteri estetici, cose con cui sia ha un rapporto pratico.
Un esempio è ‘‘Colazione in pelliccia’’ di M. Oppenheim, un emblema dell’inutilità in quanto il pezzo non è reso fruibile. Mantenendo l’intenzione di meravigliare, si creano oggetti utili e pratici.
Del Dada si condivide anche il desiderio di ribellione; in questo movimento artistico del 1916, avvenne una rivolta totale verso tutte le forme d’arte, dettata da un bisogno di indipendenza formale.
Però, mentre Duchamp con la sua ‘’L.H.O.O.Q.’’, compì un gesto provocatorio, prendendo in giro il sorriso enigmatico della famosa Gioconda, attraverso il disegno di barba e baffi e di un nuovo titolo, che andasse a giustificare il suo sguardo con un ironico ‘’Elle a chaud au cul’’, ovvero lei ha caldo al sedere; con Creazioni Dislessiche non si vuole provocare nessuno anzi, c’è l’intenzione di sensibilizzare con garbo e gentilezza.
Il nostro lavoro non consiste solo nella realizzazione di interni ed esterni originali per la tua casa o il tuo locale.
Realizziamo anche oggetti di design unici. Seguici su Facebook per vedere le foto delle nostre ultime realizzazioni.
Progetti Recenti
Di seguito sono mostrate le foto di alcune nostre realizzazioni. Tutto ciò che troverete è originale e realizzato su misura.
Fieramilano
30 novembre – 8 dicembre 2019
Fieramilano Rho – Pero
Galley.
Arredo Design Galley
Design.
Esterni vari
Interni.
Interni
Albero botte
opera lignea con materiali riutilizzati quali doghe di botte in rovere, una barra filettata e cilindri di metallo.
Albero Chiodo antico
Opera a tutto tondo con base di pietra di Vicenza lavorata a mano, un chiodo bracchetto e tagli trasversali di legno.
Albero in fiasca
Composizione di ambienti per varie illuminazioni creata con una damigiana, una bottiglia di vetro, un mestolo, un tappo di legno, inserti in metallo.
Altorilievo dipinto
Pannello decorativo di un mobile antico, dipinto a mano.
Appendi abiti CatFace.
Opera composta con coperchi per porta spezie, legno e ferro.
Appendi abiti da Manovale.
oggetto ligneo costruito con utensili da carpenteria e legno di riuso.
Appendi abiti ganci da ponteggio.
Opera lignea nata riutilizzando una doga di botte in rovere e ganci per cantieristica.
Appendi abiti da macellaio.
Pratico attaccapanni creato da uno scarto di falegnameria, ganci da macellaio e tappi di sughero.
Plafoniera per interni e esterni.
Plafoniera composta da una bobina d’acciaio per saldatrice e 3 bottiglie tagliate a mano.
Arco interno, passaggio zona giorno/notte.
Opera muraria con materiali riutilizzati: pietra e mattoni ricavati dalla struttura precedente l’open space.
Per interni.
Opera muraria con materiali riutilizzati: vecchi mattoni, pietra di Vicenza gialla, grigia e bianca.
Bancone da bar per interni ed esterni.
Opera lignea con casse militari, pannelli da armo e una tavola antica. Curiosità: le cerniere utilizzate per la chiusura delle ante sono quelle, che poi, han dato vita alla Fola dei gufetti.
Con materiali riutilizzati.
Opera muraria con materiali riutilizzati: la base è un vecchio davanzale dimenticato sotto una siepe, le due spallette erano un vecchio “siease”, la trave è stata salvata dal fuoco, pietre e mattoni erano destinati a frantumarsi sotto le intemperie. La fuga sempre realizzata in opera con base a grassello.
Con targhe.
Opera muraria con materiali riutilizzati: tavole non più a norma per cantieri, ferro e vari materiali specifici.
Rivestimento comignolo.
Opera muraria decorativa con tavelline e marsigliesi riutilizzati
Cucina
Cappa anfibio: opera ottenuta dal riutilizzo di barili di ferro, tubi innocenti, un tubo d’ idrante e stracci riciclati.
Penisola: opera muraria di mattoni e ‘’scorzo’’ di marmo.
Effige San Marco: mosaico costruito con pietra, cotto e ottone.
Laboratorio didattico al riutilizzo
Trattasi di cerniere a cricchetto con rulli di nylon, in cui si può intravedere le fattezze di un gufo. I gufetti nascono dal nostro bisogno di essere ascoltati diventando i nostri portavoce nel mondo.
Riassumono tutti concetti che vogliamo esprimere: un’ ecosostenibilità attraverso l’utilizzo di materiali naturali e il riutilizzo di componenti pre esistenti al quale viene cambiata destinazione d’uso.
Identificato l’oggetto in esame, abbiamo svolto uno studio di progettazione, sulla figura del gufetto. Diramandoci dal racconto illustrato ad acquerello e tratteggio, alle storie di vita quotidiana di ogni personaggio, al quale è stato dato un proprio carattere e una propria immagine.
Il tutto finalizzato alla produzione reale di questi.
Lo scopo di questo progetto è riuscire a creare una base per poter lavorare a contatto di bambini, attraverso laboratori didattici, per sensibilizzare le nuove generazione al riutilizzo, sostituendolo allo spregiudicato consumismo ora in voga.
Vogliamo che i bimbi prendano confidenza con i materiali, in quanto questo aspetto artigianale, sano e carico di valori si sta perdendo.
Facendogli esplorare la loro genuina creatività.
Lampada Abasciur.
Abasciur dalla forma proporzionata a un rocchetto da spago fatta con bobine d’acciaio per saldatrice e ’‘canavo’‘ fatto a mano pre guerra
Per interni.
Lucerna realizzata riutilizzando cerchi di botte.
Lampadario con macina casaling.
luminare creato con una macina da grano turco in trachite, sospesa mediante l’uso di catene da neve per pneumatici
Mobile TV cassa militare.
Opera lignea con materiali riutilizzati: una vecchia cassa militare, pannelli, casse per la conservazione delle bottiglie di vino.
Decorazione portico.
Decorazione di una location studiata al fine di inglobare vari elementi, attraverso la rappresentazione dell’albero della vita collocato nei colli euganei.
La prospettiva prevede che a una data ora del giorno, al tramonto, il sole si unisca alla raffigurazione interpretando sé stesso, si prosegue sullo sfondo con la vista simbolica del Monte di Lozzo (sinistra) e i Monti Berici (destra). In primo piano si staglia l’albero della vita che affonda le sue radici nel terreno, rappresentato dalla pavimentazione lavorata a spina di pesce, che prosegue fino al prato che richiama il verde dei colli.
Per interni e esterni.
Pannello decorativo.
Portico.
Eseguito con coppi lavorati a mano, tavole in rovere e pietre di varia natura
Parapetto per pub, tema ferroviario.
Ringhiera terrazzo del ristorante “Il Tinello” : un semplice elemento strutturale, come una ringhiera, reso d’arredo dandogli un significato legato all’ambiente circostante: treni e binari, padroneggiano, intorno a questa casa cantoniera ferroviaria ora adibita a ristorante.
Costruito con: legno selezionato da scarti di falegnameria e componenti metalliche di varia entità.
Tavolo tagliere pieghevole
composizione di assi, in legno misto dismesse, cerniere antiche e un tagliere da polenta pirografato a mano.
allestimento allegorico
Quest’opera di allestimento allegorico, in cui uno scarpone militare prospettivamente schiaccia il leone di San Marco, è liberamente dedicata al testo:
‘‘Ti con nu, nu con ti’’
(dal serbo-croato «tu con noi, noi con te»)
Parole pronunciate dal conte Giuseppe Viscovich, militare italiano.
L’ultimo capitano veneziano di Perasto (Bocche di Cattaro) nel 1797, quando cadde la Repubblica di Venezia, nel suo saluto al gonfalone di San Marco, prima che questo venisse seppellito sotto l’altare maggiore della chiesa perché non cadesse in mano agli Austriaci; sono talvolta ripetute, o usate come motto, per esprimere l’attaccamento delle città, soprattutto adriatiche, alle loro tradizioni venete.
Maggiori info >>>
Vela opera scultorea in legno
Opera scultorea in legno e vetro elaborata con una tavola e una doga entrambe in rovere, due mestoli da cucina, il coperchio di un vecchio trofeo e tre bottiglie.
Winter Village Conselve.
Winter Village Conselve (PD).
Testo completo.
La Fola dei Gufetti, testo completo
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